“Li ho visti arrivare con dei bastoni in mano. Mi hanno assalito ed hanno iniziato a picchiarmi. Ero stordito e insanguinato, ma ho tentato lo stesso di scappare. Proprio in quel momento ho visto Muhamed arrivare al mio fianco. Sono riuscito a fuggire. Solo più tardi ho saputo che Muhamed era morto”.
“Il divario tra le parti è ora molto stretto, ma resta profondo”. Questa l'istantanea dell'ottavo e inconclusivo round di negoziati sulla normalizzazione delle relazioni bilaterali tra Serbia e Kosovo fatta da Cahterine Ashton, Alto rappresentante UE per gli Affari Esteri.
Si incontrano oggi per la settima volta a Bruxelles le delegazioni di Pristina e Belgrado, guidate dai rispettivi premier Hashim Thaçi e Ivica Dačić. Obiettivo: giungere ad un accordo di normalizzazione dei rapporti tra Serbia e Kosovo.
Non era mai accaduto dal “grande scisma” tra le chiese d'Occidente e d'Oriente, avvenuto nel lontano 1054 d.C. Stamattina, alla cerimonia di intronazione di papa Francesco I attualmente in corso in Vaticano, tra gli ospiti arrivati da tutto il pianeta siederà anche Bartolomeo I, patriarca ecumenico di Costantinopoli.
“Impero, impero, la forza più potente del pianeta...” Come se non bastassero frustrazioni sul permanente stallo politico nel paese e il recente riacutizzarsi di tensioni inter-etniche, ci voleva il testo di una canzone (dal roboante titolo "Impero", appunto) ad eccitare le polemiche ed infiammare gli animi in Macedonia.
Cartelli stradali, cassonetti e i cestini per l'immondizia, tabelle di negozi, taxi e trasporto urbano, forme e linee di tombini e semafori, necrologi affissi sui muri, forma e disposizione delle fermate di tram e autobus, idranti, baracchini dei fast-food ai lati di strade e piazze.
A inizio febbraio il settimanale britannico Economist ha proposto ai suoi lettori un quesito semplice, quanto stuzzicante: quanto tempo deve sudare un lavoratore medio, in vari paesi del pianeta, per guadagnare (esentasse) un milione di dollari?
Lo scorso gennaio il tribunale di Belgrado, giudicando sul ricorso presentato dall'ex internato Mujo Vatreš, ha ordinato per la prima volta il risarcimento di un cittadino bosniaco per la detenzione subita nei campi di internamento creati in Serbia negli anni '90.
Questa mattina il premier bulgaro Boyko Borisov ha annunciato nel parlamento di Sofia le dimissioni del governo da lui presieduto. Borisov ha poi dichiarato che il partito di centrodestra GERB, di cui è leader indiscusso, non intende partecipare al prossimo “governo elettorale” che, con tutta probabilità, porterà la Bulgaria a elezioni anticipate.
“Boyko Borisov, dove sei? Scendi in strada con noi!”. In una sera uggiosa di metà febbraio, la folla che ha circondato il parlamento di Sofia chiama il suo primo ministro. Ma l'invito scandito alla luce dei lampioni ha il suono della minaccia. E sembra segnare la fine di un ciclo politico, a pochi mesi dalle prossime elezioni generali.
Giornalista, vive a Sofia e lavora per Osservatorio Balcani e Caucaso dal 2006. Instancabile viaggiatore, collabora con varie testate italiane e internazionali. Twitta @fmartino_obc